Nella Seduta della Conferenza Unificata stato regioni del 26 settembre 2012 è stata siglata una intesa riguardante l’adozione di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico professionale a norma dell’art. 52 del Decreto Legge n.5/2012 convertito, con modificazione, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35.
Le linee guida, tra l’altro, definiscono gli standard per realizzare i Poli tecnico professionali di cui al decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, nella legge 2 aprile 2007, n. 40, che ne ha introdotto la costituzione, in ambito provinciale o sub-provinciale, sulla base della programmazione dell’offerta formativa, comprensiva della formazione tecnica superiore, di competenza esclusiva delle Regioni.
I Poli tecnico professionali si strutturano come una rete fra soggetti diversi: istituti tecnici, istituti professionali, centri di formazione professionale accreditati, imprese ed istituti tecnici superiori.
I Poli tecnico professionali hanno lo scopo di favorire lo sviluppo della cultura tecnica e scientifica e l’occupazione dei giovani attraverso l’istituzione di un ambiente di apprendimento riferito a contesti applicativi e di lavoro, dove si raccolgono e si coordinano saperi, tecnologie, intelligenze e professionalità con la condivisione di laboratori pubblici e privati già funzionanti.